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La seduzione dello spettatore si compie tutta nelle scene finali del film, dove un’improvvisa sequenza di eventi inaspettati lo porta a vivere una catarsi.

Il fatto che il film sia tratto da un racconto di Stephen King non lascia di certo sorpreso il pubblico, tanto più se è lo stesso che ha visto anche Il miglio verde.

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Figli del medesimo regista, Frank Darabont, i due film sono accomunati dal tema della denuncia della violenza nelle Cattura10prigioni.
Ma il motivo principe de Le ali della libertà (classe 1994) è la battaglia tra la paura e la speranza, che prima o poi, si presenta nella vita di ogni uomo.
La trama è ispirata a un fatto di cronaca accaduto 50 anni prima e ha per protagonista un banchiere americano a cui viene imputato un doppio ergastolo in seguito all’ingiusta accusa di aver ucciso sua moglie e l’amante in un eccesso di gelosia. La pena deve essere scontata nella prigione di Shawshank, dove tra violenze, abusi e corruzione, l’introverso protagonista Andy Dufresne (Tim Robbins) vive una profonda amicizia con un altro detenuto, Red (un disincantato Morgan Freeman).
Costretto con metodi brutali ad occuparsi degli affari illegali del capodirettore di Shawshank, Andy sopporta la vita di prigione per 19 anni, periodo nel quale riesce a farsi nominare, grazie alla sua intelligenza, responsabile della biblioteca. Quando però Dufresne riesce a procurarsi le prove della sua innocenza tramite la confessione di un novello detenuto, il direttore, timoroso per i suoi affari illegali, fa uccidere il testimone, e indispettito richiude Andy per due mesi in isolamento.
Intanto l’anziano Brooks, ex custode della biblioteca, viene rilasciato perché ha scontato il suo ergastolo. Ma la vita fuori di prigione è oscurata dalla solitudine. Tra le mura di Shawshank egli era riconosciuto per un ruolo ben preciso e viveva secondo delle modalità ormai consolidate. In una sola parola, egli era ‘istituzionalizzato’ (termine coniato da Red). Fuori dal carcere, invece, l’ex ergastolano vive nello smarrimento e, stanco della paura, si suicida.
Quando Andy torna dall’isolamento non sembra più essere lo stesso. I suoi discorsi, che un tempo infondevano speranza ai compagni disillusi, si fanno più amari. Red è preoccupato perché non vede più lucido l’amico e, quando viene a sapere da un altro detenuto che Andy si è fatto procurare una corda, passa una terribile notte insonne.
CatturaL’indomani Dufresne non risponde all’appello delle guardie. Lo stato d’animo di Red è gelido, quello del direttore è di profondo smarrimento: la cella di Andy Dufresne quella mattina è vuota. Al suo posto le guardie trovano degli strani oggetti di pietra che Andy, appassionato di geologia, aveva modellato con un piccolo arnese fattosi procurare da Red, e un poster raffigurante una famosa diva del tempo…

Vedi anche:

http://www.filmscoop.it/film_al_cinema/lealidellaliberta.asp

http://www.altadefinizione01.com/le-ali-della-liberta/

http://www.filmtv.it/film/12742/le-ali-della-liberta/

http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=707filmscoop

http://www.film.it/news/film/dettaglio/art/arrestato-levaso-di-le-ali-della-libert-dopo-56-anni-42788/

http://ilbuioinsala.blogspot.it/2011/05/le-ali-della-liberta.html

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